Interessare gli studenti, soprattutto dell’ultimo anno, con filmati originali resi disponibili da Teche Rai: così ha trasformato la DAD la prof.ssa Ammirati.

Rai Scuola e didattica a distanza per lezioni multimediali

Tutto l’archivio Teche Rai è a disposizione dei docenti che, grazie a Rai Scuola, possono creare lezioni multimediali con filmati originali. Ecco come la professoressa Ammirati è riuscita a creare le sue videolezioni partendo da questo enorme materiale.

Il Polo Tecnologico Imperiese è il punto di riferimento digitale della provincia di Imperia. La scuola si è fatta subito trovare pronta nel momento in cui si è iniziato a programmare la DaD, mutata in DDI (didattica digitale integrata) successivamente, durante la scorsa primavera.

La scuola era già dotata della tecnologia necessaria ed era disponibile anche ad incontrare la comunità per lezioni aperte alla cittadinanza. 
La piattaforma sulla quale condividere le lezioni era già funzionante, tutti gli studenti e tutti i professori erano già dotati di e-mail e password.

Molto velocemente, quindi, nel primo lockdown la scuola si è attivata per iniziare le lezioni a distanza. È stato sufficiente un veloce corso di formazione ai docenti per dare inizio ufficiale alla DaD. 

La professoressa Samanta Ammirati, come i colleghi, parallelamente alle lezioni tradizionali, ha trovato un modo innovativo per insegnare ed ha deciso di raccontarlo qui sul blog di Idee per la scuola. Ecco cosa ci ha raccontato in questa intervista.

Samanta, come è andata in primavera con la DaD?

“Molto bene! Lo scorso anno ho anche finito il programma con anticipo. Gli studenti di quinta sono arrivati all’esame di stato ben preparati, hanno ottenuto ottimi risultati e tutti hanno preso la decisione di continuare gli studi con un percorso universitario”.

Non hai solo riportato online le lezioni frontali, ma hai trovato un nuovo modo per integrare video e filmati alle lezioni. Ci racconti come hai fatto?

“Tra i vari strumenti che ho utilizzato, ho anche scoperto che Rai Scuola ha un bel sito collegato alle Teche Rai che permette l’accesso a tutto l’archivio.
Il sito dà modo ai docenti di creare una vera lezione multimediale. Il docente deve solo crearsi un account per avere accesso ad una quantità incredibile di filmati e di lezioni già pronte.  Per chi, come me, insegna italiano e storia, è un’opportunità imperdibile soprattutto quando si affronta il ‘900″.

Ci sono regole da seguire per un docente che decide di utilizzare questa possibilità offerta da Rai Scuola?

“Si è obbligati a usare almeno un video preso dalle Teche Rai, ma questo più che un obbligo è un piacere e una grande opportunità. L’archivio di filmati originali d’epoca è veramente sterminato. Si può poi integrare il video con file di testo o con filmati di You Tube. Si crea così una sorta di presentazione interattiva, personalizzata, che prima della pubblicazione viene approvato da Rai Scuola e così può essere condiviso on line ed è fruibile per tutti, non solo i propri studenti.
Diventa una sorta di lezione patrimonio dell’umanità, a cui tutti possono accedere.
Il sistema offerto dal sito è veramente semplice: anche il neofita riesce a creare una lezione perché ci sono maschere e schede preimpostate, solo da riempire”.

Se si affronta bene la DaD, gli studenti hanno risultati eccellenti.

Questi video ti sono serviti anche per altri scopi?

“Sì, preparare le video lezioni mi permetteva di risolvere le difficoltà di connessione di alcuni studenti. Ho aperto un canale You Tube privato, ho fornito il codice di accesso agli studenti e poi ho pubblicato nel canale le videolezioni. Nel pomeriggio la lezione della mattina era già online, a disposizione di chi non era riuscito a seguire per problemi di connessione e di tutti quelli che volevano rivederla per ripassare e prendere appunti”. 

Com’è stata accolta l’idea dagli studenti?

“L’hanno accolta molto bene. Li ha aiutati a raggiungere ottimi risultati alla fine dell’anno. Inoltre, Ha aiutato molto anche i DSA (chi ha disturbi specifici dell’apprendimento, ndr) che sono passati dalla scena muta a esprimersi.
Eliminare lo stress della presenza in aula ha giovato anche a chi, durante la scuola, faceva molte assenze. Studenti che si vedevano poco in classe, alle videolezioni erano presenti ed attivi”.

Autore: Eleonora Bravo