La positiva esperienza di un docente di Diritto del Lavoro dell'Università di Modena e Reggio Emilia alle prese con la DaD

La DaD all’università fa 30, con lode

La positiva esperienza di un docente di Diritto del Lavoro alle prese con la DaD in università.

Immaginiamo i ragazzi impegnati con l’università: senza frequenza obbligatoria, collegati online a intermittenza e senza tempistiche stringenti.
La conclusione superficiale è che non combineranno nulla, se la prenderanno comoda e accetteranno il primo voto disponibile.

La storia di Giuseppe Pellacani, professore di Diritto del Lavoro all’Università di Modena e Reggio Emilia invece, ci racconta un finale decisamente diverso.

I suoi studenti infatti, durante la DaD, non solo hanno seguito le lezioni con passione e entusiasmo, ma hanno ottenuto risultati migliori rispetto alle sessioni degli esami in presenza. Ma vediamo insieme come è andata.

Il Professor Pellacani insegna Diritto del Lavoro e Diritto Sindacale a studenti che frequentano sia il quinto anno che la triennale.

Normalmente, durante le lezioni in presenza, ha una platea di circa 120 studenti. Gli stessi, nel primo lockdown a marzo e poi a settembre si sono trasferiti online, in un’aula virtuale, approcciandosi a una modalità completamente nuova di vivere l’Università.

Come è stata organizzata la didattica a distanza

L’Ateneo di Modena e Reggio Emilia ha da subito instituito una sezione dedicata totalmente al supporto informatico e tecnico ai docenti per l’organizzazione della didattica a distanza. Il sito dell’università, già esistente, è stato potenziato per diventare punto di riferimento e d’incontro tra studenti e docenti. 
Giuseppe Pellacani si è trovato dunque a decidere tra la possibilità di registrare le lezioni a casa e poi caricarle sul sito o salvare le lezioni in diretta con la partecipazione degli studenti, caricandole successivamente sul sito ma rendendole disponibili online per pochi giorni.
Alla fine ha optato per la seconda modalità come ci racconta lui stesso:  “Ho scelto la seconda con riserva. Tecnicamente ho deciso di disobbedire alle linee guida dell’Ateneo e ho lasciato le mie lezioni registrate in sincrono con gli studenti sempre a disposizione sul sito”, racconta a noi di
Idee per la scuola “togliendo di fatto agli studenti l’ansia di poterle consultare solo per un tempo ridotto e definito”.

In effetti, si pensa spesso che avere un certo senso di urgenza aiuti a concludere un compito più velocemente. Tuttavia in questo caso, per gli studenti, avere a disposizione il materiale completo di ogni lezione, a disposizione in ogni momento, è stata una mossa vincente. Inoltre il docente di Diritto del Lavoro, con l’aiuto prezioso del reparto tecnico, ha organizzato ben due prove scritte intermedie online, prima della sessione orale finale dell’esame.  In questo modo ha dato modo agli studenti di dividere il programma e mettere alla prova la loro preparazione.

La prova online prevedeva delle domande chiuse processate direttamente dal programma e una domanda aperta corretta dal docente.Il test si è svolto in diretta, coinvolgendo più di cento alunni e tre docenti per controllare che le tutto avvenisse correttamente. Il risultato della prova è stato complessivamente positivo ma eterogeneo, confermato poi nella prova orale. Il test intermedio offre ai ragazzi la possibilità di dividere il programma e quindi completare con l’esame orale solo l’ultima parte. Tuttavia, se non si è soddisfatti del risultato è possibile affrontare nuovamente tutto il programma all’orale.

Gli esami finali si sono svolti sempre in modalità online, con il classico esame a domande frontali e la presenza alternata di tre docenti. Su 42 partecipanti, quattro sono stati i voti con 30 e lode e cinque i 30. Risultati veramente notevoli, considerate le medie delle sessioni precedenti.
L’entusiasmo e il riscontro degli studenti ha dato l’input al docente per valutare l’utilizzo di nuovi canali. In particolare, per non perdere il contatto con gli studenti, dopo la fine delle sessioni d’esame e delle lezioni. Da gennaio infatti, partiranno dei mini video su YouTube in cui il professore parlerà di Diritto del Lavoro. Brevi pillole sulla normativa del lavoro, divise tra i fondamentali e le notizie di attualità.

“La normativa sul Diritto del Lavoro deve essere un po’ vivisezionata e, se possibile, come nel nostro caso, riportata alla realtà”, ci spiega. In questo modo si normalizza una norma che può essere fredda alla sola lettura e si coinvolgono gli studenti, parlando di qualcosa che conoscono e possono riportare alla quotidianità”.

Posso serenamente dire che tutti i miei studenti, in questo periodo, hanno ricambiato completamente la fiducia che è stata data loro.

Di Chiara De Filippo