- Scuola: scuola secondaria di secondo grado, Istituto Comprensivo Statale Sellia Marina, Catanzaro
- Classe: terza media
- Materia: geografia
- Metodologia didattica: DaD con le piattaforme Google Maps e Google Earth
- Cosa ha fatto il docente: la professoressa ha utilizzato Google Maps e Google Earth per creare dei percorsi virtuali e approfondire lo studio dei continenti.
Immergersi nei luoghi più amati dai ragazzi con Google Maps e Google Earth
Per molti viaggiare è un lusso, per altri una necessità, ma una cosa è certa: in questi mesi di stallo molti di noi hanno dovuto rimandare le loro destinazioni da sogno, limitandosi a guardarne le foto su Google.
La professoressa Anna Guzzi, insegnante di geografia, conosce bene la bellezza di scoprire nuove destinazioni e ha deciso di portare con sé i suoi alunni in un viaggio intercontinentale avvalendosi di Google Maps e Google Earth.
Con le valigie pronte e lo spirito di veri avventurieri, hanno esplorato il continente americano e noi di Idee per la scuola, con il nostro blog, siamo pronti a raccontarvi questo viaggio…
Com'è nata l'idea di sperimentare questi strumenti?
“Avevo bisogno di motivare gli studenti, data la situazione di emergenza in cui ci trovavamo, e l’utilizzo di Classroom ha permesso di rovesciare la didattica tradizionale. Ci siamo chiesti come potevamo animare i continenti che stavamo studiando e dargli un’anima in senso culturale e artistico. Abbiamo voluto creare un percorso virtuale in cui i ragazzi potevano scegliere i luoghi per loro significativi”.
Quali sono stati i percorsi che hanno deciso di approfondire?
“In classe stavamo studiando il continente americano e così gli studenti hanno viaggiato tra l’Oceania, America Centrale e Antartide. Abbiamo iniziato con una lezione interattiva sugli Stati Uniti e mi sono detta: perché non studiare questi luoghi partendo dal Museo di scienze naturali di New York?”.
L'obiettivo quindi era quello di approfondire la cultura del luogo?
“Sì, e la sezione di Google Earth ‘Arte e cultura’ è stata di grande aiuto perché ci ha permesso di fare una visita virtuale all’interno del museo.
Abbiamo proseguito creando dei veri e propri progetti e inserendo le foto dei turisti che vengono fatte e condivise nell’applicazione: è molto facile da usare perché si inseriscono le immagini di Street View con il cursore e si crea il progetto in maniera piuttosto completa”.
E come avete lavorato su Google Maps?
“Dopo aver scelto i luoghi abbiamo creato delle gallerie per ogni punto sulla mappa e abbiamo inserito foto, didascalie e link utili. Entrambe le applicazioni arricchiscono il contenuto finale e danno ai ragazzi la possibilità di sbizzarrirsi”.
Cosa ti hanno detto gli studenti?
“Sono rimasti contenti e non mi aspettavo che prendessero la palla al balzo: qualcuno agli esami di stato su Meet ha presentato gli argomenti di geografia utilizzando Google Maps e Google Earth e ho visto dei grandi risultati”.
E i genitori?
“Hanno collaborato molto con i ragazzi e sono stati davvero disponibili, anche solo per dare un occhio in caso di problemi”.
Avete visto tutti i lati positivi della DaD?
“Certo, abbiamo constatato che questa didattica ti dà la possibilità di essere molto più creativa e per questa mia materia è stato particolarmente utile: tuttora in classe stiamo utilizzando video e immagini per studiare luoghi come Gerusalemme e capirne il contesto storico e culturale, per dare una visione più internazionale“.
Cosa senti di aver imparato come docente?
“Che a volte è importante fermarsi, prendere delle pause per capire quali sono i bisogni della classe e andare incontro alle esigenze dei ragazzi”.
Di Greta Arilli
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