- Scuola: scuola secondaria di primo grado, Istituto Comprensivo "Oderda Perotti" - Carrù, Cuneo
- Classe: seconda media
- Materia: italiano
- Metodologia didattica: laboratori di teatro
- Cosa ha fatto il docente: laboratori di recitazione, scrittura sceneggiatura e montaggio video sugli autori studiati.
Nell’anno che celebra il settecentenario della morte di Dante Alighieri, la classe seconda E della Scuola Oderda Perrotta Carrù ha deciso di rendere omaggio al sommo poeta, anche a distanza.
Colpiti dalla storia del Conte Ugolino della Gherardesca, lo sventurato nobile che Dante mette in un girone infernale per aver mangiato figli e nipoti, i ragazzi hanno deciso di reinterpretare il canto 33 della Divina Commedia in modo del tutto originale.
Durante il primo lockdown 2020, gli alunni hanno recitato la storia del Conte adattandola alla loro esperienza. Le stanze di casa sono diventate dei set, i ragazzi si sono organizzati per scrivere un copione, hanno studiato come creare una sceneggiatura e alla fine hanno organizzato il montaggio dei video per unire i diversi girati in un’unica storia. “Il fiero frutto” di questo lavoro è visibile sul canale della Scuola Oderda Perotti.
Noi di Idee per la scuola abbiamo intervistato uno dei docenti che ha seguito questo progetto, Nicola Duberti, insegnante di lettere e italiano. Ecco cosa ci ha raccontato.
“Con il collega Riccardo Porfido, insegnante di teatro, da due anni abbiamo proposto ai ragazzi un’attività teatrale da realizzare sui testi studiati. Abbiamo programmato due ore di lezione di teatro a settimana da integrare con il programma di italiano. Siamo partiti lo scorso anno con ‘Romeo e Giulietta in cerca di autore’ e abbiamo proseguito quest’anno, nonostante la sfida della distanza. Io sono un grande sostenitore del teatro a scuola, secondo me è una delle attività più produttive non solo dal punto di vista didattico, ma anche dal punto di vista sociale”. Ma non finisce qui.
Prosegue il docente: “Abbiamo scelto di non lasciar perdere il laboratorio, nonostante la difficoltà di realizzazione durante il lockdown, proprio per l’entusiasmo dimostrato dai ragazzi: è un modo per crescere e grazie a questi laboratori vengono fuori dei tratti caratteriali che difficilmente riusciamo a cogliere durante le classiche lezioni frontali. I ragazzi più introversi vincono la timidezza, gli studenti dislessici riescono a imparare a memoria scritti lunghissimi. Continuare questa attività anche a distanza è stato un modo per tenere gli studenti impegnati in un momento difficile e mantenere anche il senso di comunità tra di loro”.
Dopo la positiva esperienza del Conte Ugolino, la classe ha deciso di continuare l’esperienza della recitazione, come ci anticipa il Prof. Duberti: “Stiamo lavorando alla “Gazzetta di Macerata” un telegiornale ambientato nel 1800, con inviati che intervisteranno – a distanza – Giacomo Leopardi e i suoi conoscenti, per capire meglio la figura e l’opera di questo grande Poeta.”
Di Irene Torre
Articoli correlati:
- Il blog come strumento didattico: il progetto “I Maturandi” Scuola: scuola secondaria di secondo grado, Liceo delle Scienze Umane Rocco Scotellaro, Sangiorgio a...
- Imparare l’inglese giocando tra learning app e storytelling Scuola: scuola primaria, Istituto Comprensivo Statale “Padre Pino Puglisi”, Buccinasco (MI) Classe: seconda elementare...
- Peer learning, videogame e risorse educative aperte: i progetti della DaD Scuola: European High School, scuola superiore di secondo grado. Classe: 1°, 2°, 3°, 4°,...
- Letture all’aperto e distanziamento sociale Scuola: scuola secondaria di secondo grado, I.I.S.S. “PIETRO SETTE”, Santeramo in Colle, Bari Classe:...