creare sito web didattica

I siti web come strumenti didattici per sviluppare competenze digitali e fare divulgazione

Come creare da zero il sito della propria classe o quello dell'insegnante per condividere contenuti, materiali, idee, per favorire la didattica digitale.

Quante volte hai cercato su Google un’informazione? E quante volte pensi che lo abbiano fatto le tue classi per trovare spunti, materiali e, chissà, forse anche per copiare? Hai mai riflettuto che anche tu potresti creare dei contenuti digitali e condividerli tramite un sito?

In questo articolo raccontiamo perché dovresti creare un sito web didattico e come puoi usarlo a lezione. Può sembrare difficile iniziare, ma per agevolarti abbiamo raccolto un elenco degli elementi da tenere in considerazione per farlo in modo semplice e veloce. E se non sai come utilizzare il sito in modo didattico e innovativo, trovi una selezione delle storie che noi di Idee per la scuola abbiamo raccontato nel blog.

Hai ancora qualche dubbio? Allora partiamo dal capire perché dovresti cimentarti in questo nuovo progetto.

Un sito web didattico diventa un punto di riferimento affidabile quando si studia

Perché creare un sito web didattico

I siti web e i blog sono gli spazi online dove tutti i giorni leggiamo, ci informiamo e approfondiamo argomenti che ci interessano. Lo fanno gli insegnanti e lo fanno studenti e studentesse.
Infatti, per le nuove generazioni è normale, nel momento in cui si ha un dubbio, cercare su Google la risposta. Questa pratica è talmente consolidata che spesso siti come Wikipedia, l’enciclopedia Treccani o il traduttore istantaneo vengono dati per scontati.

Creare e usare un sito in qualità di docente oppure come laboratorio didattico con la classe può avere notevoli vantaggi per favorire la consapevolezza individuale sull’uso del web.
Il sito didattico diventa un luogo in cui raccogliere i materiali delle lezioni, trasformandosi in uno spazio di informazione su cui fare affidamento quando si studia.

Sito web per insegnanti: come usarlo

Avere un proprio sito web è un impegno che necessita costanza, creatività e competenza. Tuttavia, una volta superato lo scoglio iniziale del capire come funziona e come utilizzarlo al meglio, diventa un risorsa sia per la didattica che per la propria autorevolezza online. Infatti, avere un sito web didattico permette di risultare più autorevoli sia nei confronti della scuola, sia agli occhi esterni di genitori, docenti e istituzioni.
Sono molteplici i modi in cui si può utilizzare il sito:

  • Può diventare un raccoglitore di contenuti creati per supportare la didattica in classe o a distanza tramite articoli di approfondimento della materia, immagini, foto, schede e mappe.
  • Può essere collegato ad altri strumenti online che usi per creare i materiali. Molti di questi strumenti permettono di estrapolare il codice html dei materiali creati (come mappe, presentazioni e libri digitali), per poterli inserire nelle pagine del sito. E questo grazie agli strumenti per la scuola.
  • Una volta preso dimestichezza con la parte più tecnica di gestione del sito, potresti valutare l’idea di creare un’area riservata protetta, dando l’accesso alla tua scuola o alle tue classi. In questo modo potrai condividere i materiali e le tue lezioni direttamente, potendo monitorare i dati di accesso, di download e soprattutto garantendo la privacy dei minorenni.

Queste sono solo alcune delle possibilità che si aprono quando decidi di progettare e creare il tuo sito in qualità di docente. Se invece vuoi usare il sito web come strumento didattico con le tue classi, ecco come fare.

Sito web per la classe: laboratorio per le competenze digitali

Creare un sito web con una o più delle tue classi può rivelarsi un laboratorio per sviluppare le competenze digitali non solo utile, ma anche creativo e divertente. Infatti, il sito web diventa uno spazio dove esprimere e allenare il pensiero critico, attraverso la condivisione di articoli personali e di approfondimento delle tematiche scelte.

Imparare a gestire un sito web comporta l’apprendimento e lo sviluppo di capacità di progettazione, pianificazione e scelta dei contenuti, oltre che la comprensione delle dinamiche del web e l’uso di strumenti digitali professionali. Tutte risorse utili e spendibili sia a livello personale che per la futura carriera nel mondo del lavoro.  

Il sito web può essere dedicato solo alla tua materia oppure puoi decidere di lavorare a questo laboratorio in collaborazione con insegnanti di altre materie. Così facendo, il sito diventa un luogo in cui costruire e consolidare l’apprendimento delle intersezioni degli argomenti che vengono trattati in diverse materie. In questo modo, per le classi sarà più semplice studiare, ricordarsi gli argomenti e tenere traccia dei temi trattati.

A differenza dei portali e dei tool digitali a cui si accede tramite account personali, il sito web ha una durata nel tempo maggiore. Studenti e studentesse potranno non solo consultare i contenuti più e più volte durante l’anno scolastico o successivamente, ma potranno anche inserire il laboratorio come progetto vincente nel loro curriculum vitae. Infatti, sempre più spesso le aziende valorizzano le persone che dimostrano intraprendenza e voglia di mettersi in gioco già in periodo scolastico.

Hai deciso che creare un sito web è il prossimo progetto da proporre alle tue classi? Allora non resta altro che capire da dove iniziare per realizzarlo.

Esistono tanti software molto usati, sicuri e gratuiti che favoriscono e supportano le persone che desiderano condividere dei materiali online, proprio come te

Da dove partire per costruire un sito web

Creare un sito web proprietario può sembrare a primo impatto molto complicato. Tuttavia, in realtà, oggi è possibile progettare, creare e mettere online un sito in pochissimi step. Online si trovano tutorial in italiano ed in inglese che ti aiutano a farlo nel modo più semplice possibile.
Certo, per creare un sito professionale con tutte le funzionalità ci vuole un po’ di pratica, ma per iniziare in realtà serve avere le idee chiare solo su alcuni punti. Inoltre, esistono software molto usati, sicuri e gratuiti che favoriscono e supportano le persone che desiderano condividere dei materiali online, proprio come te.

Quindi da dove partire per costruire un sito web proprietario? Ecco l’elenco degli elementi da tenere in considerazione per avere le idee chiare prima di iniziare.  

Lo scopo e l’obiettivo del sito

Hai deciso di aprire un sito web perché pensi che sia un progetto utile e interessante. Prima di iniziare però, definisci esattamente qual è il suo scopo e obiettivo. Chiediti in cosa vuoi essere utile e a chi.
Supponiamo che vuoi essere d’aiuto a chi studia la tua materia: che argomenti vuoi trattare, con che livello di profondità, con che ordine? Stila una lista in cui definisci tutti questi aspetti: questo sarà l’obiettivo del tuo sito.

Scegliere il CMS o Content Management System

Il CMS è il software che ti permette di creare il sito web, al quale puoi correlare un dominio, un hosting e un tema. Esistono diversi CMS, ma il più famoso è WordPress. WordPress è semplice da utilizzare e, a seconda della versione che si sceglie, può permetterti di creare il sito in modo completamente gratuito.

Dare un nome al sito e acquisire il dominio

Ora che hai definito l’obiettivo, puoi pensare al nome del tuo sito. Vuoi che sia uno strumento per accrescere la tua autorevolezza e la tua presenza online? Allora potresti semplicemente scegliere il tuo nome. Se invece vuoi utilizzare il sito con la tua classe, valuta di scegliere con loro il nome, in modo che sia rappresentativo. Una volta scelto il nome, devi acquisire il dominio corrispondente: si tratta della parola che sta tra www. e il .it/.com/.blog. Verifica la sua disponibilità online: scrivi sul motore di ricerca e controlla che non ci siano altri siti con lo stesso dominio, oppure usa un software dedicato alla ricerca dei domini liberi. Una volta verificata la disponibilità non ti resta che acquistarlo, puoi farlo su portali come Aruba, GoDaddy, Register o Siteground.

Ma questo sito dove lo metto? Trovare lo spazio online e scegliere il servizio di hosting

Per poter mettere online un sito è necessario avere a disposizione uno spazio virtuale in cui costruirlo. Questo spazio si chiama Hosting e spesso è possibile acquistarlo a prezzi molto vantaggiosi insieme con il dominio nei portali citati nel paragrafo precedente.

Lo stile grafico, il tema e l’interfaccia

Una volta acquisito dominio e hosting, è tempo di cominciare a costruire il proprio sito. Prima di passare alla scrittura degli articoli, è necessario costruire l’interfaccia grafica. Ci sono due metodi principali.

Si può optare per selezionare un tema dalla gallery fornita dal CMS e in questo caso l’unica cosa che resta da fare è modificare i testi e aggiungere di volta in volta gli articoli. Oppure si può decidere di costruire l’interfaccia passo per passo in base alle proprie esigenze grazie all’utilizzo di visual page builder. Si tratta di software che tramite la funzionalità drag and drop (scegli e trascina) permettono di realizzare un’interfaccia grafica moderna e accattivante senza dover programmare il codice html, css e java.
Il più conosciuto visual page builder è
Elementor, che ha sia una versione gratuita che una PRO a pagamento.

La sicurezza dei dati e la Privacy Policy

Tutti i siti online devono essere a norma di legge, questo significa che devono dichiarare in maniera esplicita che tipo di utilizzo fanno dei dati generati dagli utenti che navigano su di essi.
Ci sono due modi principali per creare una pagina sul sito che faccia riferimento alla privacy policy: puoi scegliere di scriverla tu passo per passo oppure di affidarti a software online che la creano per te rispettando le caratteristiche del tuo sito. Uno dei più famosi software di privacy policy è Iubenda.

Quanto costa creare un sito web?

Quanto costa creare un sito web? Forse non ti sembra possibile, ma se si sceglie di lavorare con un CMS gratuito, niente. Ovviamente in questi casi si va incontro ad alcune limitazioni, tra cui, la più importante è la questione relativa alla proprietà del sito: infatti in questo caso il proprio dominio viene correlato dal nome del CMS, che ne rimane proprietario. 
Se invece vuoi creare un sito ed essere l’intestatario e il responsabile, dovrai sostenere dei costi minimi per il primo anno, che sia aggirano tra i 10 e i 50 euro a seconda dei servizi che scegli. Passato il primo anno e fatta un po’ di pratica, valuterai che tipo di servizi vuoi mantenere e rinnoverai gli abbonamenti solo di quelli che ti servono.

Ottimizzare il sito per il motori di ricerca: la SEO

Non basta creare il sito web perché le persone improvvisamente comincino a leggere gli articoli pubblicati al suo interno: bisogna che il sito venga trovato sui motori di ricerca. I motori di ricerca sono i luoghi online dove tutti i giorni inseriamo delle parole per cercare informazioni, sono ad esempio Google, Bing, Safari e Opera.

Ottimizzare i testi e gli articoli di un sito significa che data una combinazione di parole nella barra dei motori di ricerca, tra i primi risultati potrebbe comparire il tuo sito o un tuo articolo. Perché questo avvenga è necessario fare una ricerca in fase di progettazione del sito. Chiediti: “sulla base del mio obiettivo e del pubblico che vorrei mi leggesse, quali sono gli argomenti di interesse? Con che parole vengono cercati questi argomenti?”. Fai un elenco raccogliendo le idee, poi cerca su internet che tipo di risultati ottieni con le parole che hai scelto.

Per andare più in profondità e fare un lavoro professionale ti consigliamo di ricercare le parole chiave dei tuoi argomenti e del tuo pubblico, anche attraverso degli strumenti gratuiti online che se ne occupano: Google Trends, SeoZoom, Answer the pubblic e Ubbersuggest sono i più famosi. Usa poi le parole scelte per scrivere degli articoli che le contengano, in modo da essere utile alle persone a cui ti rivolgi.

Questo processo si chiama ottimizzazione per i motori di ricerca e viene abbreviato in SEO (Search Engine Optimization). Meriterebbe una trattazione a parte e un lavoro da fare con un professionista, ma intanto volevamo darti un’infarinatura.

Cosa significa gestire un sito?

In termini di tempo e risorse, quanto è difficile gestire un sito? La risposta è: dipende. Dipende innanzitutto dall’obiettivo e dallo scopo del sito stesso, dipende da quante competenze hai, da quante persone ci lavorano sopra, da quanto tempo hai a disposizione. In ogni caso, come tutti i progetti digitali, per poter costruire un sito web che sia davvero utile alle persone a cui ti rivolgi, ci vuole costanza: i primi risultati si ottengono dopo 3-4 mesi. Tenendo conto di tutti questi fattori, ti sarà chiaro che creare un sito web è un vero e proprio progetto. Infatti, è proprio così e le potenzialità a livello didattico sono infinite. Ovviamente le nostre sono solo delle dritte per chi ha voglia di cimentarsi e ne ha anche il tempo altrimenti l’ideale è affidarsi a dei professionisti con i quali magari collaborare.

A ogni modo, sul nostro blog abbiamo raccontato alcune esperienze di insegnanti che hanno utilizzato i siti web come strumenti didattici. Ti consigliamo di dare uno sguardo a queste storie perché sono davvero di ispirazione!

Gli esempi di Idee per la scuola di siti web didattici

Il sito web può essere anche un progetto imprenditoriale di start-up. Troppo? Non per l’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco, che ha utilizzato i siti web in diversi modi per progetti che spaziano dalla tecnologia al diritto. Un esempio vincente non solo di didattica digitale integrata, ma anche di creatività e intraprendenza: Creare un gioco narrativo online con IP-Experience e grazie alla DaD.
Il sito web collaborativo della classe può diventare un luogo creativo di sfogo, oltre che uno spazio dove condividere esperienze virtuose della scuola e della comunità in cui si vive.

Questa la storia del sito Che Kairos, creato dalla professoressa Anna Desanso, che porta avanti il progetto da ormai più di un anno, non più solo sul sito, ma anche sui social: Reinventare il tempo che abbiamo, la sfida lanciata dal progetto Che Kairos!.

Francesco Uccello, professore di lettere, giornalista e blog, durante il primo lockdown ha creato un sito con la sua classe, chiamandolo “I maturandi”. Il sito serviva per accompagnare la classe alla maturità nonostante la distanza.
Per scoprire come è andata la loro esperienza, leggi l’articolo: Il blog come strumenti didattico: il progetto “I maturandi”.

Quante volte hai cercato delle attività da fare nella scuola primaria per insegnare inglese in modo semplice e divertente? Per rispondere a questa esigenza Tatiana Conti e Dorothy Scarpelli hanno creato ormai 5 anni fa Jack Potato, un blog dove condividere giochi e attività in inglese. Leggi la loro storia: Dal sito internet a TikTok: così alla primaria si impara l’inglese.

Anna Quaranta, con un passato nella finanza, ora insegna italiano agli stranieri. Da tempo immaginava e stava valutando l’idea, poi con il secondo lockdown ha finalmente dato vita al suo progetto editoriale digitale per parlare e condividere l’italiano della finanza.
Ha creato quindi un ecosistema digitale ben strutturato in cui tratta il tema attraverso un blog, un podcast e una newsletter: Italiano della finanza: un blog per studiare il nostro paese in una lingua diversa.

Insomma, tantissime storie, tantissime idee con un unico strumento: il sito web. Ne hai anche tu uno? Raccontaci la tua esperienza attraverso il form sul nostro sito.

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Di Marcella Peverini