Laura Turuani psicoterapeuta

Gli adolescenti e la scuola: relazioni, conoscenza e competenze

A un anno dall’inizio della pandemia tiriamo le somme con la psicoterapeuta Laura Turuani, docente di SCUOLA 2.0 nel Master in psicologia dei nuovi media dell’Istituto Minotauro di Milano.

Quello dei “ragazzi” può essere un concetto nebuloso e sconosciuto per molti che si trascina spesso pregiudizi e critiche.
Gli adolescenti di oggi sono stati definiti una generazione poco tollerante alla frustrazione, etichettati come viziati e poco flessibili. Ma non è così vero: possiamo dire che i ragazzi durante questo lungo anno di pandemia sono stati molto bravi. Resilienti, adattabili, comprensivi.

La nuova piazza degli adolescenti: la rete

Per chi conosce bene le dinamiche che caratterizzano le nuove generazioni non è una sorpresa capire come i giovani abbiano abbandonato da tempo la piazzetta di quartiere per trasferirsi in una nuova piazza virtuale, quella online.
E lì hanno trasferito tutto: cinema, interessi, sport, musica, ma soprattutto le relazioni. Parliamo di una generazione sempre in contatto, costantemente connessaIn particolare gli adolescenti hanno trovato nella rete una piazza dove instaurare e coltivare relazioni.
Indubbiamente colgono la differenza tra relazioni in presenza e online, ma utilizzano queste ultime in modo profondo e affettivo.

Cosa è cambiato per gli adolescenti di oggi: le famiglie

I ragazzi di oggi sono il risultato di nuovi contesti familiari. Sono cresciuti in famiglie estremamente accudenti e attente. Le stesse che, durante il lockdown e la DaD, hanno colto l’opportunità per stare insieme, passando del buon tempo di qualità con i propri figli.

Poco conflitto, molte aspettative, futuro incerto

La generazione dei ragazzi ai tempi del Covid è stata caratterizzata, soprattutto all’inizio, da una bassa tendenza al conflitto e alla trasgressione. Si tratta di una generazione cresciuta in famiglie affettive, dialogiche e democratiche, ma ad alto tasso di aspettative da parte dei genitori.

“I ragazzi oggi sono molto meno impegnati ad emanciparsi attraverso un vero e proprio conflitto generazionale. Sono stati molto amati e valorizzati e per questo temono di deludere i loro genitori. Sono ragazzi che patiscono il peso delle proiezioni e delle attese che gli adulti hanno nei loro confronti, o che ambiscono ad ideali di successo e riuscita molto elevati, con la paura di non sentirsi all’altezza”, ci racconta Laura Turuani, docente di Scuola 2.o nel master in psicologia dei nuvi media dell’Istituto Minotauro di Milano.
Laura, peraltro, ha partecipato a diverse room che noi di Idee per la scuola abbiamo organizzato su Clubhouse.  

Se parliamo della scuola in questo ultimo anno ci fa notare come: “ancora una volta, nella gestione dell’emergenza, gli adulti e le istituzioni hanno dato l’idea di essere poco autorevoli e molto confusi. In forte difficoltà nel fornire prospettive per il futuro in cui riorganizzare la speranza, ingrediente fondamentale per la crescita.”

Gli adolescenti e la scuola del futuro

Internet e relazione

La scuola del futuro non potrà prescindere né da Internet né dalla relazione. Non si può più tornare alla scuola di prima, unico luogo che era rimasto offline, né si può pensare di fare scuola senza relazione, la cosa che più è mancata quando si è pensato che fare DaD significasse solo accendere uno schermo. 

Il digitale e l’accesso alla rete ci consente oggi di avere a disposizione facilmente il massimo delle informazioni e delle conoscenze, in termini sia quantitativi sia qualitativi. Questo lascerà in futuro all’insegnante molto più spazio per farsi mediatore dell’apprendimento e facilitatore delle competenze. Sogniamo una scuola che non passivizzi gli studenti infantilizzandoli oltremisura, non omologhi e non proceda solo con dinamiche di controllo. Autonomia, pensiero critico e senso di responsabilità sono i valori più elevati a cui tendere per i futuri cittadini del mondo. E Laura in questa nostra chiacchierata ce lo ricorda. 

Coinvolgimento ed empatia

“Oggi siamo nel picco della fatica per i ragazzi, sono stanchi e si sentono impotenti.”, ci dice la psicoterapeuta. “Ora più che mai è fondamentale riconoscere ai ragazzi le fatiche, senza considerarli avvantaggiati dalla situazione. Meno attenzione al recupero dei programmi e più energie per raggiungerli empaticamente dove sono, nel reale o nel virtuale, per renderli il più possibili attivi, protagonisti e coinvolti.

Riorganizzare la speranza affinché la scuola torni al più presto ad essere il luogo per eccellenza dove si studiano non solo le materie scolastiche ma soprattutto le materie della vita: relazione, amore, amicizia, fiducia, autonomia, progettualità, fondamenta solide per la costruzione del futuro”. 

Un e-book per riflettere sulla scuola: Prove di futuro

Laura Turuani, dopo il lockdown, ha partecipato insieme ad altri quattro professionisti a un webinar, organizzato per ragionare sulle strategie da adottare in previsione della ripresa scolastica.
Da questo webinar è nato un e-book dal titolo “Prove di futuro” i cui autori, oltre a Laura, sono Stefano Laffi, Matteo Lei, Stefano Stefanel.
Da diversi punti di vista, racconta come i servizi socio educativi e la scuola, devono affrontare le sfide in questi tempi di pandemia e come queste possano essere occasione di trasformazione e miglioramento.
Un documento ricco di spunti e riflessioni. Una risorsa preziosa per chiunque abbia a cuore il futuro ma anche il presente dei ragazzi.

Scarica l'e-book "Prove di futuro"

Di Chiara De Filippo